COSA SIGNIFICA

E’ una patologia causata dai depositi di calcio che si accumulano nei muscoli o nei tendini di chi ne è colpito. QUando si verifa questo, il paziente che ne è affetto accusa un notevole disagio nei movimenti accompagnato da dolore.

Questa patologie si può presentare in qualsiasi regione anatomica del corpo e la regione più comune in cui si sviluppa la tendinite calcifica è la cuffia dei rotatori.

In quei casi che si è posta una diagnosi precisa di calcificazione tendinea succede che i farmaci o la terapia fisica, o una combinazione dei due, consentono di curare con successo la condizione, in alcuni casi – però – può essere necessario un intervento chirurgico.

SINTOMATOLOGIA
La tendinite calcifica del gomito provoca dolore al gomito e lungo il braccio.
La maggior parte dei pazienti lamenta dolore e fastidio al braccio e al gomito quando patisce una tendinite calcifica.

La sede del dolore è chiaramente localizzata al gomito che ne è affetto ma può essere riferito sia nella regione anteriore sia nella regione posteriore con irradiazione mista.

Alcune persone possono manifestare sintomi gravi in quanto potrebbero non essere in grado di muovere il braccio al punto da non consentire alcun movimento. A volte il dolore è talmente intenso che può compromettere il sonno.

I sintomi dipendono dal fatto che i depositi di calcio si accumulano gradualmente e il paziente può avvertire il dolore improvvisamente e aumentare lentamente e gradualmentecon il tempo..

FASI DELLA CALCIFICAZIONE

  • Pre-calcificazione – Il tessuto anatomico subisce cambiamenti cellulari nelle aree in cui si accumulerà il calcio.
  • La fase calcifica – Il calcio viene rilasciato dalle cellule e inizia ad accumularsi. In questa fase, i tessuti possono riassorbire il calcio depositato riproducendo un dolore piuttosto intenso
  • La fase postcalcifica – La calcificazione tende a scomparire e nuovo tessuto tendineo sano prende il suo posto

CAUSE E FATTORI DI RISCHIO
I medici non possono dire con certezza perché alcune persone sono più inclini di altre alla tendinite calcifica.

La tendinite calcifica si verifica più frequentemente negli adulti tra i 40 ei 60 anni, con le donne che hanno maggiori probabilità di manifestare la condizione rispetto agli uomini.

L’accumulo di depositi di calcio può essere collegato a uno dei seguenti fattori:

  1. invecchiamento
  2. danni ai tendini
  3. mancanza di ossigeno ai tendini
  4. causa genetica
  5. distiroidismo
  6. anomalia cellulare
  7. reazione anomala di risposta antinfiammatoria
  8. malattie metaboliche, compreso il diabete

DIAGNOSI
Allorquando compare un dolore al gomito che è resistente al trattamento farmacologico, dopo un certo numero di giorni è il caso di indagare su di una probabile patologia differenziale (calcificazioni, lesioni tendinee, ecc.)

Lo specialista CHIRURGO DEL GOMITO saprà come effettuare tutti i test per rilevare clinicamente tutte quelle informazioni che lo metteranno in condizioni di orientarsi per una diagnosi. Se lo riterrà opportuno potrà procedere alla prescrizione di indagini strumentali, quelle più importanti sono:

Esami strumentali: Radiografia, Ecografia e in casio eccezzionali una TAC

Le dimensione dei depositi di calcio trovati da questi test influenzerà il piano di trattamento.

TERAPIA
Come si è detto è molto importante stabilire la morfologia dei depositi di calcio poichè fondamentale per la proposta terapeutica. –

  • La terapia con onde d’urto fornisce shock meccanici alle aree in cui si sono accumulati i depositi di calcio.
  • I farmaci e la terapia fisica possono solitamente essere usati per trattare la tendinite calcifica. I farmaci comuni prescritti sono farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS).
  • Infiltrazione di corticosteroidi + acido ialuronico o collagene (molto utile poer alleviare il dolore e gonfiore

ECOGRAFIA TERAPEUTICA

L’ecografia è un ottimo strumento sia doiagnostico sia terapeutico. Durante un’ecografia terapeutica si può posizionare il dispositivo nel punto in cui il deposito si è accumulato per scomporlo. Questa procedura è generalmente indolore poiché durante questa procedura, lo specialista del gomito avrà effettuato una anestesia locale nella zona interessata prima di usare un ago per praticare il trattamento.

CHIRURGIA

La maggior parte delle persone può aspettarsi che la tendinite calcifica venga trattata con successo senza la necessità di un intervento chirurgico. Tuttavia, circa il 10% delle persone ne ha bisogno. Esistono due tipi di intervento chirurgico per rimuovere i depositi di calcio:

  • La chirurgia a cielo aperto – viene praticata attraverso un’incisione sulla pelle con un bisturi. Aperta una breccia nei tessuti si possono rimuovere manualmente i depositi di calcio
  • La chirurgia artroscopica – viene effettuata attraverso l’incisione sulla cute di 2 piccoli fori attraverso i quali il chirurgo del gomito inserirà una minuscola telecamera e gli strumenti chirurgici di cui ha bisogno per rimuovere i depoditi di calcio. La fotocamera aiuta a guidare il medico dove si sono accumulati i depositi in modo che possano rimuoverli con maggiore precisione.

FISIOTERAPIA
La fisioterapia è consigliata affinché i pazienti riprendono al èpiù presto le normali funzioni ma è raccomandata per i pazienti con forme moderate o gravi. La terapia fisica può anche richiedere più tempo dopo un intervento chirurgico a cielo aperto e può richiedere circa 6-8 settimane. Dopo la chirurgia artroscopica, invece, dopo 2 o 3 settimane si possono avvertire miglioramenti.

N.B.

La tendinite calcifica può scomparire da sola senza alcun trattamento. Tuttavia, non è consigliabile ignorare la condizione, poiché può portare a complicazioni. Una volta che la tendinite calcifica guarisce, non ci sono prove che suggeriscano che tornerà. Ma le persone dovrebbero rimanere consapevoli della condizione e segnalare qualsiasi nuova insorgenza di dolore a un medico.

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